Preparazione moto da pista, guida per inesperti

Valerio Garagiola

Moto da pista, come fare? Ci siamo interrogati ed abbiamo fatto le domande giuste a un’officina di appassionati per poter creare una piccola guida

Durante questo periodo dove è molto più facile passare i pomeriggi in box (o davanti al pc) piuttosto che usare la moto, è facile cadere nella tentazione di mettere mano alla cassetta dei ferri e iniziare a fare dei lavori sul proprio mezzo. Nella concitata corsa al best lap, la preparazione della moto è un'aspetto da tenere assolutamente in considerazione.

I lavori indispensabili da fare sulla moto sono la sostituzione delle gomme con modelli adatti all'uso in pista (e gonfiate alla giusta pressione), tubi in treccia aeronautica al posto di quelli di gomma e rimuovere il cavalletto laterale. Per chi ha qualche soldo da spendere, può pensare alla sostituzione delle carene originali con altre in vetroresina; se si è disposti a investire ulteriori risorse per la propria moto da pista, le possibilità sono davvero molte: scarichi, filtri, centraline, sospensioni sono solo degli esempi.

Onde evitare di incorrere in gravi errori (che possono compromettere anche l'utilizzo in sicurezza della moto), abbiamo fatto una chiacchierata con i ragazzi della BRT Prototipi di Roma al fine di individuare quelle aree dove intervenire per poter poi avere la certezza di avere tra le mani una moto sicura e conforme a girare in pista.

Un argomento che molto spesso non viene preso in considerazione è la legatura dei tappi radiatore e tappo olio. Questa operazione viene effettuata per evitare che, in caso di fuoriuscita di liquido, particolari della moto possano finire lungo la striscia d'asfalto. La legatura può essere fatta a mano con il fil di ferro, ma per la massima efficacia e sicurezza si può utilizzare una particolare pinza rotante. Un altro particolare da tenere in considerazione è il liquido di raffreddamento: per l'uso stradale, in commercio sono presenti diversi liquidi a base di glicole etilenico; in pista, questi liquidi sono sconsigliati e si utilizza principalmente acqua (come sulle moto allestite per le competizioni). In caso di perdita del radiatore, l'acqua può essere rimossa con relativa facilità, mentre i residui di glicole etilenico devono essere rimossi con materiale assorbente oppure con solventi che possono rovinare l'asfalto. 

I carter motore, in caso di caduta, si possono bucare e compromettere la giornata in pista; per questo motivo, è sempre consigliabile installare dei paracarter specifici per la nostra moto; i punti di fissaggio del paracarter sul carter devono essere almeno tre. Anche la catena deve avere protetta con un'appendice, la cui funzione è quella di evitare che piedi o altre parti del corpo si incastrino tra corona e catena. In commercio sono disponibili anche cover in carbonio per forcellone e telaio.
Anche le leve freno e frizione devono essere protette e, anche nelle giornate di prove libere, è buona norma montare sulla propria moto dei paraleva; i più meticolosi possono optare anche per un set di leve pieghevoli.

Per chi ha la possibilità di allestire un mezzo esclusivamente per l'uso pista, può sfruttare lo spazio extra ricavato dalla rimozione di fari e frecce per installare un contenitore per liquidi (il regolamento tecnico nazionale vuole che sia da almeno 500ml) per convogliare gli sfiati vapore olio, benzina e acqua. Questa operazione serve per evitare perdite di qualsiasi tipo sull'asfalto, il che creerebbe una situazione non sicura.  Altro particolare non da sottovalutare è il serbatoio, che deve essere riempito con spugna poliuretanica: oltre ad evitare la formazione di vapori esplosivi, consente anche di stabilizzare maggiormente il mezzo sopratutto nei cambi di direzione.

Next Post

IXS460 FG 2.0, casco modulare dal look sportivo

Il casco modulare ha visto un'evoluzione sia nell'estetica quanto nella tecnologia e il IXS460 FG 2.0 è un buon esempio della fusione di questi elementi
ArabicEnglishFrenchGermanItalianPortugueseRussianSpanishChinese (Simplified)