In redazione, da tempo, si è sostenitori del motore bicilindrico parallelo, in quanto dotato di poca componentistica, ma adatto a svariati utilizzi, dalla moto da passeggio al mezzo da competizione. Sotto quest'ultimo aspetto, basta dare un'occhiata ai crono registrati nei monomarca Aprilia RS660 (siamo stati i primi a commentare la prima vittoria della bicilindrica di Noale) e Yamaha R7 per rendersi conto che si può andare veramente forte. In questi contesti, purtroppo, il fattore denaro è veramente vincolante: per una delle due categorie è necessario sborsare una cifra superiore ai 17000 Euro per la sola moto. La mancanza di risorse aguzza l'ingegno, e qui nasce Protogini, un mezzo su base Kawasaki ER6, capace di dare filo da torcere alle moto più recenti ad un prezzo massimo di 15000 Euro (4 volte meno rispetto ad una Paton S1, da anni riferimento massimo per le bicilindriche frontemarcia da corsa).
Abbiamo deciso di parlare con Alberto Gini, ideatore di questo progetto:
"Negli anni che ho frequentato i campionati, ho sempre visto che la legge "Più spendi, meno spendi" è sempre attuale. Per chi vuole gareggiare, deve sempre partire da una moto con tutte le accortezze del caso, in modo da non perdere tempo in pista quando è ora di rompere i propri Best Lap. Questo ragionamento vale anche per chi vuole semplicemente fare giornate di prove libere: più spendi fin da subito, meno rischi di spendere in pista, con il rischio di rovinarti la giornata. Per il mio progetto di ideare una moto da corsa con il minimo sforzo economico ho optato per Kawasaki: ha la fama di essere una moto con affidabilità estrema, semplicità di costruzione ma senza mai rinunciare alla qualità dei materiali. Inoltre, neglii anni ho corso con Zx6r e zx10r e ne ho potuto apprezzare l'estrema bontà nella qualità e nel costo dei ricambi.
La scelta è caduta sulla Kawasaki Er6, anche in virtù del basso costo al quale si può trovare la moto come base di partenza. Sono stati venduti moltissimi esemplari, e questo facilità la reperibilità dei ricambi anche usati in qualsiasi demolizione o nei famosi ormai mercatini dedicati ai vari modelli presenti sui social.
A livello prettamente tecnico, mi ha affascinato estremamente avere una moto con cambio estraibile, una chicca da vera moto da corsa che ne aprilia, ne Yamaha, ne Suzuki possono vantare.
Il rapporto di Corsa/Alesaggio è molto interessante: rispetto a Yamaha R7 e Aprilia RS660 che montano corse lunghe e diametri più stretti dei cilindri, Kawasaki è più tendente al rapporto "superquadro", questo favorisce il raggiungimento di ottime prestazioni. È un motore che si presta quindi molto bene all'elaborazione, e di base è molto resistente."
Dato che l'obiettivo del progetto Protogini è quello di dare a tutti la possibilità di divertirsi in pista, è possibile accedere a diversi step di preparazione: con 6000 Euro (prezzo della moto inclusa, quotazione attorno ai 2800 Euro) è possibile avere una moto semplice con la quale girare in pista con la massima affidabilità offerta dal motore originale o, per i piloti professionisti, può essere utilizzata come mezzo per allenamento. Per chi volesse un vero prototipo da corsa, con cilindrata aumentata a 700cc e una dotazione tecnica da far impallidire anche gli amanti delle SBK, deve sborsare 15000 Euro.
Le moto che andranno a competere nei campionati nazionali 2024 come la MES Twins Cup o la Battaglia dei Bicilindrici sono già pronte. All'anteriore monteranno forcella di derivazione ZX10R 2015 con cartuccia Bitubo pressurizzata, mentre al posteriore ci sarà una unità YSS. La ciclistica vanterà anche forcellone in alluminio di derivazione Kawasaki Versys e cerchi provenienti da Ninja ZX6R (soluzione che permette di montare pneumatici solitamente usati dalle supersportive, ma la cavalleria sotto ai 100 cavalli permette di non stressare eccessivamente le coperture, oppure di acquistarli usati). Il reparto freni avrà pinze Nissin, con pompa freno Brembo e dischi freno Braking. Il motore invece è profondamente rivisto, con lavorazione condotti testa, sedi valvole, valvole, alesaggio corpo farfallato, frizione antisaltellamento Suter, scarico completo Virex, radiatore maggiorato e molto altro che Alberto non ha voluto svelare. La mappatura ad hoc permette al bicilindrico di raggiungere quota 87 cavalli alla ruota ed una coppia di 70nm, con pistoni originali. Questa scelta ci ha lasciati sorpresi, a conferma della solidità del progetto Kawasaki
"Abbiamo fatto dei tentativi per raggiungere i 90 cv ma oltre gli 87 abbiamo avuto il cedimento dei pistoni originali.Nel 2024 tutte le moto monteranno pistoni ad alta compressione per garantire il massimo dell'affidabilità."
Una ulteriore chicca presente sulla Protogini 2024 è il blipper meccanico, scelta che rende la moto più stabile in fase di frenata. Dato che non tutti i piloti sono amanti di questa scelta e preferiscono la leggera derapata in ingresso curva, sarà libera scelta dell'utilizzatore se avere uno o l'altro.
La carenatura dedicata di Motoforza viene sorretta da telaietti fatti su misura, mentre al posteriore la componentistica arriva da ZX10R.
Per andare in pista, divertirsi e competere (magari riuscendo a vincere qualche gara) serve avere in box una superbike da oltre 20000 Euro? Assolutamente no; anche stavolta l'ingegno si accende quando le risorse vengono meno, e Protogini offre a qualsiasi tipologia di portafogli la miglior occasione per sentirsi piloti nelle migliori condizioni possibili. Senza contare che, alla fine, si ha tra le mani un mezzo "puro", senza l'invadenza dell'elettronica che può rovinare l'esperienza. Esperienza che speriamo di poter raccontare il prima possibile.