Rea: Il secondo posto? Il massimo a cui potevamo puntare!

Edoardo Scepi

Anche se a malincuore, l’alfiere di Kawasaki Racing Jonathan Rea, ammette che, attualmente, contro l’accoppiata Alvaro Bautista/Ducati V4 R il secondo posto era il massimo ottenibile in Thailandia.

Il campione del mondo in carica della Superbike è sembrato del tutto impotente contro la velocità massima ed il vantaggio in accelerazione della rossa di Borgo Panigale nonché l’ottima guida del pilota spagnolo.

Nonostante Rea abbia terminato ogni gara in seconda posizione dietro Bautista, il pilota della Kawasaki si sente carico e perfettamente in grado di sfruttare al massimo il pacchetto che il team con la ZX-10RR gli mette a disposizione. Fiducioso anche e soprattutto per l’inizio della serie di gare che si terranno in Europa dove il divario tra i primi due in classifica potrebbe ridimensionarsi.

“Il meglio in cui potevamo sperare oggi erano dei secondi posti e questo siamo riusciti a portare a casa, anche se con molta pressione da parte di Alex (Lowes) nella gara finale”, ha detto Rea. “Ha continuato a spingere molto, come nella gara sprint, ma ho potuto contare su di un piccolo extra a fine Gara 2 per andare via ed assicurarmi il secondo gradino del podio”.

“Voglio ringraziare la mia squadra per avermi dato una buona moto questo fine settimana anche se, come sempre, c’è del lavoro da fare per migliorare”. “Abbiamo faticato un po’ con l’anteriore questo weekend, soprattutto in quanto a sensibilità e questo mi ha levato efficacia durante la seconda parte di gara anche nei settori in cui ero più forte”.

“Chiusa la visiera, come sempre, ho dato il 110% soprattutto nei primi giri per cercare di rimanere in scia a Bautista il più a lungo possibile”. “Però appena mi ha distaccato ho preferito tornare a gestire la mia gara”. “Torno a casa con altri 49 punti e, come detto, cercherò di sfruttare al meglio le prossime gare in Europa “.

Nonostante, per ora, abbia sempre perso contro Bautista, Rea si trova a soli 26 punti dallo spagnolo, questo ci dice, visto che il numero di gare e punti in palio è ancora più che considerevole, di non dare assolutamente nulla per scontato.

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