L'Aprilia RS660, dopo la presentazione ufficiale nella EICMA 2019 e le tantissime foto scattate in pista e per strada, continua ad ingolosire tutta la platea. L'ultima ciliegina sulla torta è la possibilità di prenotarla dal sito ufficiale e di portarla nel proprio box spendendo poco più di 11000 Euro.
Eppure, non è finita qui: durante l'ultimo appuntamento del Campionato Velocità Junior sul circuito di Varano de Melegali (campionato nel quale Aprilia è presente con il monomarca RS250SP), è spuntata fuori la versione destinata alle corse. La RS660 Cup esteticamente è molto simile alla versione stradale; spiccano il voluminoso scarico SC Project e le pedane arretrate create da Spider. Osservandola attentamente, non si notano particolari che la discostino dal modello di serie, segno che la moto è ancora in fase di sviluppo oppure che, volutamente, il nuovo monomarca deve essere quanto più economico possibile.
Oltre alle grafiche giallo fluo su sfondo nero che fanno ben intendere la creazione di un monomarca a partire dalla prossima stagione, nella parte inferiore della carena, compare il logo del Campionato Italiano Velocità. Si può pensare, senza troppa malizia, che all'interno del massimo campionato nazionale verrà ritagliato uno spazio alla bicilindrica frontemarcia di Noale. Non è nemmeno da escludere che l'adesione al Campionato venga incentivato durante l'acquisto della moto, formula già collaudata nel Moto Guzzi Fast Endurance (moto + kit corse sviluppato da GCorse a meno di 10000 Euro)
Quale potrebbe essere la fascia d'età d'ingresso per questo campionato? Se lo si rapporta al Campionato Sport Production, è facile pensare che il target siano gli adolescenti, a partire dai 15 anni. Alternativamente, la nuova RS660 Cup può rapprensentare l'alternativa meno dispensiosa per chi volesse concorrere in campionati nazionali.
Al di là dell'aspetto agonistico, quale è il messaggio di Aprilia nei confronti del mercato?
A nostro modo di vedere, la casa di Noale sta dimostrando come una ingegneria motoristica "snobbata" dai colossi giapponesi e utilizzata per moto entry level (vedi Z650 e MT-07) possa essere performante, dare soddisfazione anche ai più esperti senza aver timore che si stufino (senza spendere un capitale, come nel caso della Paton S1) ed essere adatta anche all'uso quotidiano (grazie a borse presenti nel catalogo ufficiale ricambi). Una formula a tutto tondo pronta ad assaltare il mercato, la cui richiesta attuale è di mezzi dal prezzo tutto sommato ragionevole ma adatte a fare un pò di tutto. Basta pensare che una naked di media cilindrata come la Yamaha MT-09 costa meno di 10000 Euro ma non ha la stessa protezione aerodinamica, mentre moto tourer come la Kawasaki Ninja 650 non hanno la stessa dotazione tecnica e le stesse performance.
L'unica moto, attualmente a listino, che può competere ad armi pari con la Aprilia RS660 è la Honda CBR650R: motore quattro cilindri da quasi 100 CV, ciclistica di tutto rispetto e buona protezione aerodinamica. Costa 2000 Euro in meno rispetto alla nuova bicilindrica Aprilia, ma è passata inosservata per motivi poco chiari.