Gara2 bollente, no solo per il sole e le temperature elevate rispetto alla giornata di ieri, ma sopratutto per le gomitate e i controsorpassi che hanno caratterizzato questa manche.
Dal semaforo vede scatta bene Melandri, che però non riesce a mantenere la posizione, surclassato immediatamente da Van der Mark che conquista la testa della corsa. La fame di vittoria si fa sentire e vedere dall'italiano in sella alla Ducati con un'entrata aggressiva che accompagna leggermente fuori il pilota Yamaha che scala quarto. Anche ne Rea approfitta e si riaccoda a Melandri, preoccupato per una sua fuga.
Grazie a queste scaramucce Fores si impadronisce immediatamente della testa della corsa e prova a fare strada su Melandri, mentre Rea continua a mantenere costante il fiato sul collo della Ducati #33. Melandri che è visibilmente in difficolta a mantenere la linea su curve strette da prima/seconda marcia, mentre in rettilineo continua il rodeo appena riaffonda il gas con un ondeggiamento che in alcuni momenti ha rischiato di sbalzarlo dalla sella.
Alle loro spalle un'incredibile Rinaldi, al suo debutto, che riesce ad avere la meglio sulle due Yamaha inseguitrici di Lowes e Van Der Mark.
A metà gara si rimescolano le carte con una sfortunatissima scivolata dello spagnolo di casa Barni, sul podio in gara1, che sul circuito di casa bramava la sua prima vittoria stagionale.
Davies che fino a quel momento era rimasto in sordina, cambia passo e si avventa sul compagno di squadra che non cede così facilmente la posizione, creando una lotta che lascia tutti col fiato sospeso (sopratutto il box Ducati).
Archiviato Melandri, Davies affonda il colpo anche su Rea con un incrocio di linee nei cambi di direzione che da il via ad una danza di sorpassi e controsorpassi in cui non mancano le gomitate.
Si ritorna uno nella scia dell'altro con Davies su Rea e Melandri. Quest'ultimo, che ad inizio bagarre sembrava avesse perso un po' di contatto tra i due, rifila innaspettamente il record della pista in 1'51.048s e la volontà di mettere le ruote davanti a tutti. Ultimi giri col fiato sospeso tra un Melandri che, a causa di una sbavatura lo toglie dalla lotta per per prime due posizioni, e un Rea che tenta il tutto e per tutto per tornare davanti alla Ducati #7 prendendosi numerosi rischi, uno dei quali lo porta esterno giocandosi così la possibilità di vittoria.
Risultati alla mano è Davies ora a portarsi dietro in campionato a Rea a soli 12 punti.
Chiudono ai piedi del podio Lowes, Van der Mark, Sykes (in ombra sia ieri che oggi) ed un'incredibile Rinaldi che deve ancora fare i conti con il calo gomme e la relativa gestione gara che sono i piloti più esperti riesco ad amministrare. A lui gli deve essere concesso un po' di apprendistato per affinare queste particolarità tecniche poichè sul suo talento non abbiamo assolutamente dubbi.
A seguire Torres, Razgatlioglu e Savadori ancora non completamente in forma per la sua spalla.
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