Superbike: Bautista si ritira? Ipotesi Razgatlioglu per Ducati?

Redazione

L’annuncio di una conferenza stampa speciale di Alvaro Bautista apre le porte all’ipotesi di ritiro per lo spagnolo. Le ragioni per cui Toprak Razgatlioglu rientra tra i possibili sostituti, in Ducati, dell’attuale campione del mondo.

Premessa: non ci sono informazioni ufficiali rilasciate dai diretti interessati, né dai rispettivi entourage, ergo siamo nel campo delle ipotesi. Nelle ultime settimane Alvaro Bautista e Toprak Razgatlioglu hanno fatto parlare di sé, sia per i risultati ottenuti (tripletta dello spagnolo ad Assen, week-end di gara un po' sottotono invece per il turco), che per vicende in qualche modo personali.

L'attuale leader del mondiale Superbike ha affermato che a brevissimo deciderà del suo futuro. Il pilota di Talavera de la Reina nelle ultime settimane ha manifestato il desiderio di voler trascorrere più tempo con la sua famiglia, pertanto l'ipotesi più logica sembra il suo ritiro. Ad avvalorare la tesi, l'annuncio di una conferenza stampa speciale indetta per domani alle ore 15.

Difficile non pensare al 2021, quando fu annunciato un evento analogo nel quale Chaz Davies annunciò il suo abbandono delle corse. D'altra parte che senso avrebbe organizzare una conferenza stampa speciale per annunciare un rinnovo del contratto, cosa che sarebbe possibile nell'ambito della normale presentazione del week-end di corsa con presenti piloti e stampa?

Dando quindi per plausibile l'abbandono di Bautista, quali potrebbero essere gli scenari per Ducati nel 2024? Quello in apparenza più scontato prevede la conferma di Micheal Ruben Rinaldi, a cui verrebbe affiancato Axel Bassani, oggi nel Team Motocorsa e, nel 2022, miglior pilota indipendente del mondiale.

In caccia dell'ambito sellino della Panigale V4R ufficiale c'è anche Danilo Petrucci, in forza al Barni Racing Team per questa stagione. Qualcuno ha, di recente, anche vagheggiato l'ipotesi Iannone. Il pilota di Vasto nel 2024 avrà terminato il periodo di squalifica comminatogli ma, il suo rientro, per di più come pilota ufficiale, appare decisamente improbabile.

C'è però un'altra pista, come detto in apertura, priva di ogni fondamento ufficiale, ma che ha una sua logica e, volendo, un suo senso. La destinazione è Toprak Razgatlioglu. Il pilota turco, fresco di secondo test effettuato sulla Yamaha MotoGP, è sceso dalla M1 con più dubbi che certezze.

Questi non riguardano tanto i risultati ottenuti, dove il campione del mondo 2021 ha terminato la due giorni a 1.4 secondi dal poleman virtuale Dani Pedrosa, quanto piuttosto tutte le condizioni al contorno. In primis, il giudizio lapidario espresso dal suo mentore Kenan Sofuoglu.

Il "Sultano", vincitore di cinque campionati del mondo nella classe Supersport, ha affermato che il suo pupillo non è fatto per la MotoGP. Nella realtà dei fatti l'entourage turco si attendeva un trattamento differente, per "Razga", che non è stato coccolato come invece del suo gruppo si attendeva.

La problematica del mancato setup ad hoc di sellino e posizione di guida sembra però una motivazione un po' leggera, che maschera un malcontento più profondo, proprio di Sofuoglu. Non bisogna dimenticare che fu proprio lui ad imporre il cambio di casacca a Razgatlioglu, all'epoca in Kawasaki (con  Puccetti), dopo la 8 Ore di Suzuka dove il turco fu tenuto in panchina, con Rea ed Haslam che vinsero una rocambolesca gara.

Il risultato di questo screzio fu il passaggio del pilota di Alanya dalla casa di Akashi, dove aveva un futuro certo nella squadra ufficiale, in Yamaha. Tutto questo panegirico è servito per arrivare al dunque, vale a dire che, nonostante il grande interesse da parte di Andrea Dosoli numero 1 del progetto superbike di Iwata, la rottura di Razga con la casa dei tre diapason potrebbe portarlo in quel di Borgo Panigale.

Con Bautista a casa a godersi la famiglia e Rea avviato a fine carriera, prigioniero di una Kawasaki che, per scelte industriali/finanziare più che sportive, non sembra più credere troppo nella Superbike, Razgatlioglu rappresenta indubbiamente il presente ed il futuro della categoria, avendo soltanto 27 anni, oltre che essersi già confermato come uno dei tre attuali piloti più talentuosi presenti in griglia.

Con la Panigale V4R che è oggi la miglior moto del lotto ed il turco in sella, si andrebbe a realizzare una coppia con un peso specifico sulla carta paragonabile quella attuale che vede Bautista protagonista. non resta che aspettare poco più di  venti quattro ore per scoprire la prima delle due tessere mancanti del puzzle Ducati 2024, con la seconda che ne sarà una conseguenza.

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