Doveva essere la gara di Tom Sykes, la prima manche della Superbike disputata sul circuito di Donington e lo è stata. Sarebbe dovuta essere anche quella di Johnny Rea, Chaz Davies e Marco Melandri, ma non lo è stata, per nulla sul fronte del campione del mondo in carica, in parte per i due piloti della Ducati. Di certo è stata una manche che ha premiato la Kawasaki, visto che la casa di Akashi ha portato ancora una volta due moto ai primi due posti.
Alla partenza Davies scatta meglio di tutti e si porta in testa, seguito da Sykes, Rea e tutto il resto del gruppo, con Alex Lowes (Yamaha Pata) che viene portato fuori traiettoria e perde molte posizioni. Il tracciato inglese è da quattro anni riserva di caccia della Kawasaki numero 66, ma il gallese in sella alla Panigale R fa finta di non saperlo e, a suon di giri veloci, mantiene alcuni decimi di vantaggio sul duo in verde.
Rea prova il sorpasso nei confronti del compagno, che replica subito dopo, ma va largo e viene passato anche da un Leon Haslam che, con la ZX-10RR del Team Puccetti Racing, si ritrova al terzo posto, con la solita battaglia che impazza dietro, tra Lowes che rimonta come un forsennato ed i vari Mercado, vd Mark, Laverty, Camier e Fores che se le danno di santa ragione.
Al giro 7 il primo colpo di scena. Davies, in quel momento in testa, al tornantino prima del rettilineo del traguardo scivola, lasciando campo libero a Rea. Nessuna conseguenza fisica né alla moto, per il numero 7, che riprende la gara, mentre Sykes, sbarazzatosi del pur ottimo Haslam, inizia a maturare l'idea meravigliosa di conquistare la nona vittoria consecutiva a Donington e mette il propio team mate nel mirino.
Con una serie di giri veloci l'inglese si porta negli scarichi del compagno. Il primo attacco arriva nel tornantino dove, alcuni giri prima, era caduto Davies, ma va largo ed il campione del mondo lo ripassa. Il pilota di Huddersfield resta dietro per qualche altra tornata, ma la sua non è una resa, anzi. Il successivo affondo è quello definitivo, con la ZX-10RR numero 66 che prende il largo con facilità, troppa.
In precedenza infatti Rea, mentre era in testa, aveva perso un secondo in un solo giro ed anche dopo aver subito il sorpasso, la Ninja numero 1 non riesce più ad esprimere i tempi di pochi giri prima. La causa è da ricercarsi in una probabile perdita di pressione della gomma posteriore. In due tornate il pilota di Larne si ritrova ad oltre 5 secondi da Sykes e, in uscita dalla Curva Craner, a causa del detallonamento del pneumatico posteriore, finisce a terra in un punto da quarta piena, per fortuna senza conseguenze.
Da quel momento in poi, la gara di vertice non ha più nulla da dire, se non per il vuoto che Sykes fa dietro di sé (il miglior tempo in gara sarà comunque di Rea, alla settima tornata, in 1'27.655), con Haslam secondo, ma dietro succede il classico di tutto. Lowes continua a rimontare posizioni e Davies non gli è da meno. L'inglese della Yamaha finirà a podio, dopo aver superato Melandri, poi quarto, con un distacco pesante, quasi 20", nelle fasi finali dell'ultimo giro, boccone amaro, per la Ducati, che oggi non è riuscita ad essere la seconda forza del campionato.
A Borgo Panigale si rifanno parzialmente, in ottica Gara-2, pensando al recupero del suo numero 7, che terminerà in ottava posizione nonostante la caduta. Al quinto posto l'altra R1M ufficiale di vd Mark, seguito da Camier (MV Agusta) e Mercato (Aprilia IODA). Nono posto per Torres (BMW Althea) e decimo per Xavi Fores (Ducati Barni).
Lorenzo Savadori (Aprilia Milwaukee) è dodicesimo, davanti al compagno di squadra Laverty. De Rosa, Badovini e De Angelis finiranno, rispettivamente, al quindicesimo, sedicesimo e diciassettesimo posto. Mesto ritiro per Stefan Bradl, con l'unica Honda schierata al via. Al tedesco ed a Rea, tra i piloti non arrivati al traguardo si aggiungono Russo e la wild card Dixon.
La gara di domani si annuncia incandescente, ma non certo per le temperature di Donington. Di seguito le dichiarazioni dei primi tre classificati, con i piloti che hanno avuto tutti parole di affetto per Nicky Hayden.
Tom Sykes: "Non sono felice come potrei esserlo perché abbiamo tutti Nicky nella mente. E' stata comunque una gara fantastica. Abbiamo lavorato duro durante le prove. In gara ci sono stati problemi con il vento, ma dopo aver passato Johnny ho potuto impostare il mio ritmo. Sono contento e domani sarà un altro giorno."
Leon Haslam: "Devo ringraziare il Team Puccetti Racing, che ha fatto un lavoro fantastico. Ho avuto un problema stamattina, che la squadra ha risolto. Per domani voglio migliorarmi ancora. Un pensiero va a Nicky"
Alex Lowes: "Ho fatto un errore alla prima curva e mi dispiace. Poi comunque sono riuscito a recuperare e dedico questo podio a Nicky Hayden."
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