Dove non ci stava arrivando Johnny Rea, ci si è dovuta mettere la Ducati, la sua Ducati, per impedire a Marco Melandri di salire sul gradino più alto del podio di Gara-1 a Jerez, penultimo round del mondiale Superbike 2017. Il ravvennate, in testa dal 6° giro, quando ha saltato il campione del mondo della Kawasaki, che lo aveva a sua volta bruciato allo start, si è dovuto fermare con la Panigale R ammutolita alla fine del rettilineo del traguardo, dopo aver fatto segnare il miglior tempo in gara.
Questo è stato solo l'ultimo colpo di scena di una corsa iniziata in modo drammatico, con l'incidente che ha visto coinvolti Raffaele De Rosa (BMW Althea) e Ayrton Badovini (Kawasaki Grillini) nel primo giro. Ha avuto la peggio quest'ultimo, a cui il centro medico ha diagnosticato la frattura della clavicola ed una commozione cerebrale. Il pilota è sempre stato cosciente e non è fortunatamente in pericolo, ma salterà ovviamente Gara-2 domani.
La gara è poi ripartita, con l'epilogo di melandri alla tornata 16, quando il vantaggio sul nordirlandese in sella alla ZX-10RR numero 1 era di circa un secondo, con entrambi i piloti impegnati in una sfida di nervi per non cedere sull'avversario. Un vero peccato per il numero 33 di Borgo Panigale, tradito da una moto che quanto a prestazioni si è avvicinata molto alla rivale.
Addirittura, a livello di motore, viste le superiori velocità massime sul dritto costantemente fatte registrare, la bicilindrica bolognese sembrerebbe essere meglio della 4-in-linea made in Akashi, pur se probabilmente a scapito di un po' di affidabilità ma, d'altra parte, per cercare di arrivare davanti alla Ninja, una scelta coraggiosa in qualche direzione gli uomini della rossa dovevano farla.
Così, un finale sembrava destinato ad essere un po' diverso dal solito è invece stato lo stesso di altre 12 volte quest'anno, con il folletto volante di Ballymena primo al traguardo (vittoria numero 1 qui a Jerez, per lui) e con immutate chance di infrangere, non solo il record di vittorie in una stagione, ma anche quello del maggior punteggio ottenuto. Il primato appartiene a Colin Edwards che, nel 2002, anno del mondiale vinto in sella alla Honda VTR SPW, arrivò a quota 552, ma Rea lo ha già stato sfiorato nel 2015, quando di punti ne mise insieme 548.
Dietro a lui un ottimo Chaz Davies che, messi alle spalle i problemi delle qualifiche, è stato autore di una partenza fulminante che lo ha portato subito in quarta posizione, poi in terza dopo aver saltato Tom Sykes ed addirittura in seconda nella parte centrale della gara, quando ha messo le ruote della sua 1199 R davanti a quelle dello stesso Rea, il quale lo ha poi nuovamente passato, con il gallese che resisteva fino alla bandiera a scacchi agli attacchi dell'altro pilota in verde, con cui si sta giocando il titolo di vice-campione del mondo.
Subito giù dal podio, di cui qualche volta ha già assaggiato il dolce gusto, la Yamaha. Questa volta è toccato ad Alex Lowes terminare davanti a Michael van der Mark, arrivato quinto. Poco più di 3.6 secondi il distacco dell'inglese dalla vetta, mentre l'olandese è arrivato a 7.3 secondi. Alle sue spalle il vecchio leone Sylvain Guintoli (Kawasaki Puccetti), Davanti alle due Aprilia Milwaukee di Lorenzo Savadori e Eugene Laverty, alla Ducati Barni di Xavi Forés ed alla Kawasaki Go Eleven di Roman Ramos.
Solo dodicesimo Leon Camier con la MV-Agusta, da cui tutti, viste le ultime prestazioni, si attendevano forse qualcosa in più. Alessandro Andreozzi (Yamaha Guandalini) è arrivato quattordicesimo e Riccardo Russo (Kawasaki Pedercini) diciassettesimo. Insieme a Melandri si sono ritirati, oltre a Badovini e De Rosa, anche Giugliano, con una Honda sempre in difficoltà (il suo compagno Takahashi, sedicesimo, è caduto in gara, rialzandosi e proseguendo) e Dominic Schmitter, che ha percorso 11 giri con la Suzuki del team HPC Power.
Con la vittoria di re, la Kawasaki mette matematicamente al sicuro anche il mondiale marche, mentre nella classifica piloti, Sykes vede assottigliarsi a soli 5 punti il vantaggio su Chaz Davies. L'appuntamento è per domani, sempre alle 13,00, per Gara-2.
Superbike Jerez 2017 – Risultati e classifica Gara-1
1 J. REA GBR Kawasaki Racing Team Kawasaki ZX-10RR
2 C. DAVIES GBR Aruba.it Racing – Ducati Ducati Panigale R 19 1.137
3 T. SYKES GBR Kawasaki Racing Team Kawasaki ZX-10RR 19 1.599
4 A. LOWES GBR Pata Yamaha Official WorldSBK Team Yamaha YZF R1 19 3.652
5 M. VAN DER MARK NED Pata Yamaha Official WorldSBK Team Yamaha YZF R1 19 7.329
6 S. GUINTOLI FRA Kawasaki Puccetti Racing Kawasaki ZX-10RR 19 11.066
7 L. SAVADORI ITA Milwaukee Aprilia Aprilia RSV4 RF 19 15.235
8 E. LAVERTY IRL Milwaukee Aprilia Aprilia RSV4 RF 19 16.241
9 X. FORÉS ESP BARNI Racing Team Ducati Panigale R 19 16.273
10 R. RAMOS ESP Team Kawasaki Go Eleven Kawasaki ZX-10RR 19 18.463
11 L. MERCADO ARG IODARacing Aprilia RSV4 RF 19 21.058
12 L. CAMIER GBR MV Agusta Reparto Corse MV Agusta 1000 F4 19 24.869
13 J. TORRES ESP Althea BMW Racing Team BMW S 1000 RR 19 25.008
14 A. ANDREOZZI ITA Guandalini Racing Yamaha YZF R1 19 34.028
15 O. JEZEK CZE Grillini Racing Team Kawasaki ZX-10RR 19 34.201
16 T. TAKAHASHI JPN Red Bull Honda World Superbike Team Honda CBR1000RR 19 1'16.011
17 R. RUSSO ITA Pedercini Racing SC-Project Kawasaki ZX-10RR 17 2 giri
————————————————–Not Classified————————————————–
RIT D. GIUGLIANO ITA Red Bull Honda World Superbike Team Honda CBR1000RR
RIT M. MELANDRI ITA Aruba.it Racing – Ducati Ducati Panigale R
RIT D. SCHMITTER SUI eighty one HPC-Power Suzuki Racing Suzuki GSX-R1000
RIT A. BADOVINI ITA Grillini Racing Team Kawasaki ZX-10RR
RIT R. DE ROSA ITA Althea BMW Racing Team BMW S 1000 RR