Ritmi serrati, nel campionato Superbike, a causa del calendario imposto dal Covid-19. La tradizionale fermata estiva di quasi due mesi del mondiale per le derivate di ferie sarà di sole tre settimane, che scatteranno dopo il round di Portimao del week-end in arrivo, terzo appuntamento della stagione e già chiamato ad esprimere verdetti.
Il responso di Jerez è ancora fresco e non solo per essere di cinque giorni fa, quanto per i temi che si è portato dietro, a cominciare dalla forza mostrata da Ducati sul tracciato intitolato ad Angel Nieto. Collegato a questo ed alla conquistata leadership della classifica da parte di Scott Redding, c'è il discorso sulla reazione, eventuale quanto necessaria, di Jonathan Rea e della Kawasaki.
Il nordirlandese cinque volte campione del mondo in sella alla Kawasaki si trova, per il secondo anno consecutivo, a rincorrere una Panigale V4R. La rossa però, sembra maturata (qui la nostra mini-analisi) e, se non è ancora abbastanza per turbare i sonni del "cannibale" e della sua ZX-10RR, di certo lo è per spronare la stella più luminosa della Superbike ed il KRT a lavorare ulteriormente duro per impedire a Redding una fuga in stile Bautista 2019.
Un altro capitolo della saga riguarda il team ufficiale Yamaha, che a Jerez ha avuto a che fare con due problemi tecnici alla R1M, chiamata quest'anno a consacrarsi quale pretendente al titolo, forte di schierare la coppia Razgatlioglu-van der Mark. Ed è toccato ad una volta a testa, ai due piloti PATA, il rimanere a piedi in terra spagnola.
Se Atene piange, Sparta non ride, almeno se con Sparta intendiamo BMW e Honda. La S1000 RR appare competitiva nel giro secco, anche grazie alle doti di poleman di Tom Sykes, mentre alla distanza non riesce ancora ad entrare nelle posizioni che contano (leggi podio) ed alle quali il team ufficiale dichiaratamente ambisce ed anzi, si è finora vista mettere le ruote davanti dalla "rookie" CBR 1000 RR-R.
Per Honda la posizione in classifica dei due piloti è leggermente migliore rispetto alla compagine tedesca, ma l'attesa per questa moto, un autentico punto di rottura rispetto a tutta la dinastia Fireblade, è davvero molto alta, ancora accresciuta dal fatto che HRC è parte attiva nel progetto per la prima volta, dopo il ritiro, avvenuto a fine 2002, della vittoriosa VTR SPW.
Il toboga portoghese, pista dai leggendari saliscendi e dall'infinito curvone "da pelo" prima del lungo rettilineo di arrivo, sarà l'occasione per misurare le ambizioni di tutti gli attori nominati fino ad adesso, così come di tutti gli altri piloti e team privati che, solo per essere tali, non devono essere dimenticati o messi in secondo piano.
Sull'Autodromo Internacional do Algarve, dove il marchio più vittorioso è Kawasaki, con dieci vittorie (di cui nove con Rea), i motori si sono accesi questa mattina, con la prima sessione di prove e sono proseguitinel pomeriggio, con la seconda sessione di libera, come sempre visibili solo sui canali a pagamento. Da domani invece, trasmissioni anche in chiaro. Di seguito il programma completo del week-end.
Sky Sport
Venerdì 7 agosto 2020
ore 11.25 – 12.30 FP 1 Superbike
ore 15.55 – 17.00 FP 2 Superbike
ore 17.00 – 18.00 FP 2 Supersport 600
Sabato 8 agosto 2020
ore 11.50 – 12.35 Superpole Superbike
ore 12.35 – 13.15 Superpole Supersport 600
ore 13.15 – 14.15 Superpole Supersport 300
ore 15.00 – 15.30 Gara-1 Superbike
ore 16.10 – 17.05 Gara-1 Supersport 600
ore 17.05 – 17.45 Gara-1 Supersport 300
Domenica 9 agosto 2020
ore 12.00 – 12.30 Superpole Race Superbike
ore 13.25 – 14.20 Gara-2 Supersport 600
ore 15.00 – 15.30 Gara-2 Superbike
ore 16.10 – 17.00 Gara-2 Supersport 300
TV8
Sabato 8 agosto
ore 15.00 Gara-1 Superbike
Domenica 9 agosto
ore 13.45 Superpole Race Superbike
ore 15.00 Gara-2 Superbike
