Le competizioni Endurance sono la massima espressione di un equilibrio piuttosto delicato: la massima performance, in condizioni tecnicamente ed umanamente difficili, nel lungo periodo. Se da una parte sono competizioni affascinanti, dove moto stradali opportunamente modificate vengono messe sotto stress su alcuni dei circuiti più belli del mondo, dall'altra rappresenta una dura sfida per tutti: moto, team e partner.
Ha di che sorridere Suzuki, che si aggiudica la vittoria del Campionato del Mondo Endurance 2019/2020 grazie al lavoro del Suzuki Endurance Racing Team. Questo è il sedicesimo alloro iridato nella storia di questa squadra. La stagione è partita molto bene, con la vittoria nell’83° Bol d’Or sul circuito francese del Paul Ricard, cui aveva fatto seguito a dicembre 2019 un ottimo quinto posto nella 8 Ore di Sepang, in Malesia. La Suzuki GSX-R1000 ufficiale era quindi tornata sul podio lo scorso agosto, cogliendo la terza piazza nella 43a edizione della leggendaria 24 Ore di Le Mans. La vittoria del Campionato è stata ufficializzata con il quarto posto ottenuto domenica scorsa nella 12 Ore dell’Estoril da Etienne Masson e Gregg Black, con il supporto di Xavier Simeon.
La Suzuki GSX-R 1000 si conferma, anche nella attuale versione in commercio (dove spicca la Anniversary Edition), un mezzo capace di vincere, come confermato dai 13 titoli AMA Superbike e innumerevoli trionfi sulle piste di tutto il mondo, come pure al Senior TT sull’Isola di Man.
Tecnicamente, sulla Superbike giapponese utilizza tecnologie sviluppate nel contesto MotoGP, quali il sistema di fasatura variabile delle valvole SR-VVT (Suzuki Racing-Variable Valve Timing) che rendono la curva d’erogazione sempre costante. Il risultato sono una coppia e una potenza massime rispettivamente di 118 Nm e 202 cv. Ciclisticamente, la GSX-R1000R è dotata di forcella Showa BFF con una piastra superiore alleggerita e a un’asola nel telaio, che consente di variare la posizione del pivot del forcellone. La dotazione di serie della GSX-R1000R comprende poi svariati sistemi elettronici di ultima generazione, utili nella guida in strada e tra i cordoli. Standard sono dispositivi come il controllo elettronico della trazione regolabile su 10 livelli, il quickshifter bidirezionale con auto-blipper, il launch control e l’ABS con funzione cornering, che regola il suo intervento in funzione dell’angolo di piega.
Moto molto apprezzata nei mercati esteri, ma che fa fatica ad imporsi nel nostro mercato, dominato dalla Ducati Panigale V4, che costa ben 7000 Euro in più rispetto alla giapponese (23.790 contro 16.990 Euro)