Se, tra gli appassionati di due ruote, si dice Suzuki Hayabusa, la mente visualizza immediatamente l'immagine della sportività che la maxi di Hamamatsu ha saputo costruirsi nell'arco di ben 22 anni di presenza sul mercato e che adesso è arrivata ad una nuova svolta. La moto che, alla sua presentazione, avvenuta nel 1999, ha creato quella che il suo costruttore ha definito la categoria Ultimate Sport, arriva alla sua terza serie.
La prima uscì di produzione nel 2006 mentre la seconda terminò la sua corsa, almeno sul mercato interno, nel 2017. Da allora due anni abbondanti di vuoto, nel listino Suzuki, con le voci di un nuovo modello che si rincorrevano. C'era chi sosteneva che la nuova moto non ci sarebbe più stata, chi affermava che la cilindrata sarebbe salita fino a lambire i 1500 cc ed altri che si dichiaravano sicuri del fatto che, anche per rientrare nelle future normative anti-inquinamento, sarebbe arrivata la sovralimentazione.
no images were found
Questa in effetti sembrava in effetti una strada più che percorribile, indicata da molti costruttori come l'unica possibile per rispettare le sempre più stringenti leggi sulle emissioni. Suzuki oltretutto vanta una importante e recente esperienza, con i prototipi della Recursion, nel campo del turbocompressore abbinato ai motori di ultima generazione, soluzione che, tra l'altro, avrebbe potuto incrementare ulteriormente le già stratosferiche performance della "Busa", a suo tempo capace di stabilire una incredibile quantità di record di velocità sull'anello di Nardò.
Tutti questi rumour sono però stati spazzati via dall'annuncio ufficiale, avvenuto oggi, circa l'imminente arrivo della nuova Suzuki Hayabusa, con tanto di elenco delle caratteristiche tecniche. La cubatura resta invariata, 1340 cc, per un motore che è stato rinnovato in un numero talmente elevato di componenti che si può quasi parlare di un'altra unità. Sull'altare del rispetto della normativa Euro 5 sono stati sacrificati 7 cavalli e 5 Nm rispetto alla precedente versione.
La nuova Suzuki Hayabusa vede infatti scendere la sua potenza massima da 197 a 190 cavalli (a 9700 giri, 200 in più di prima), mentre la coppia passa da 155 a 150 Nm, ma in questo caso si abbassa di 200 giri (adesso a 7000), a favore della fruibilità di erogazione. Quella che in apparenza può sembrare la scelta più facile, nasconde invece le maggiori difficoltà, visto che il mantenere ed anzi, incrementare le prestazioni mantenendo inalterata la cilindrata può essere considerato un grande risultato.
no images were found
Suzuki Hayabusa 2021: com'è fatta
La "Busa" 3.0, che arriverà sul mercato per continuare il successo che ha portato a vendere oltre 189 mila moto delle prime due serie, mantiene quasi inalterato il family-feeling con il passato. Frontale appuntito, faro multi-LED dalla forma allungata ed affiancato da luci di posizione che integrano gli indicatori di direzione, sono gli elementi distintivi della parte anteriore, che integra anche nuovi specchietti retrovisori e cerchi, con questi ultimi che dichiarano oltre 2 kg meno dei precedenti sulla bilancia.
A livello meccanico le novità spaziano da nuovi pistoni più leggeri di 26 grammi l'uno a bielle ridisegnate e dotate di maggiore rigidità, passando per alberi a camme dal profilo rivisto. Nuovo è anche l’albero motore, con differenti diversi passaggi per l’olio che migliorano la lubrificazione e altrettanto rinnovate lo sono anche diverse componenti il reparto trasmissione.
Il risultato del lavoro degli ingegneri di Hamamatsu sulla nuova Suzuki Hayabusa si riflette in una curva di erogazione che evidenzia una maggiore coppia sia ai bassi che ai medi regimi, che rappresentano la situazione più frequente, rispetto al modello precedente.Ne consegue una maggiore efficacia rispetto al passato nello scatto da fermo e nell'impiego quotidiano, mentre si è scelto di non andare a modificare la velocità massima, sempre autolimitata a 299 km/h.
Il lavoro di Suzuki si è anche concentrato sull'aerodinamica e, conseguentemente, sulla posizione in sella del pilota, con il manubrio che è stato arretrato di 12 mm. Cambia anche il telaietto reggisella, che si alleggerisce di 700 grammi. Opera di cesello invece sulle sospensioni, dove il materiale Kayaba (una forcella con stelo da 43 mm ed un monoammortizzatore, entrambi completamente regolabili) ha ricevuto nuove tarature.
L'ottimizzazione di tutte le componenti ha riguardato anche lo scarico, che concorre al rendere Euro 5 la Suzuki Hayabusa, pur "dimagrendo di oltre 2kg. L'impianto frenante dellabeneficia di uno step in avanti rispetto alla serie precedente. Arrivano le pinze Brembo Stylema e lievita il diametro dei dischi anteriori, che da 310 passano a 320 mm. La frenata si avvale del sistema Combined Brake System, mentre il bilanciamento generale della moto presenta adesso una ripartizione di pesi 50:50 tra anteriore e posteriore.
Novità inevitabili anche sul fronte dell'elettronica, con il Suzuki Drive Mode Selector Alpha (SDMS-α) che permette al pilota di scegliere tra sei riding mode, di cui predefiniti e altrettanti personalizzabili. Ognuna di queste modalità agisce sulla logica di funzionamento di:
– Traction Control su 10 livelli + off
– Funzione Power Mode Selector su 3 livelli
– Bidirectional Quick Shift System su 2 livelli + off
– Sistema anti impennata Anti Lift Control System su 10 livelli + off
– Engine Brake Control System su 3 livelli + off
no images were found
La Suzuki Hayabusa è inoltre dotata del limitatore di velocità. Il sistema Active Speed Limiter consente al pilota di impostare una velocità limite eliminando il rischio che ci si trovi a viaggiare distrattamente a velocità superiori a quella desiderata. Tale sistema è analogo a quello utilizzato in MotoGP sulla GSX-RR e che viene attivato quando rientrando ai box è necessario rispettare determinati limiti di velocità.
La dotazione della nuova moto di Hamamatsu comprende anche il Cruise Control System, il launch control su 3 livelli, l'Emergency Stop Signal che segnala l'inchiodata, il Motion Track Brake System, lo Slope Dependent Control System e l'assistenza alla partenza in salita (Hill Hold Control System). Cambia anche la strumentazione, che si avvale di un display TFT LCD sul quale vengono visualizzate le impostazioni correnti del sistema SDMS-α o dell’Active Data display che indica tra le altre cose l’angolo di piega (con memoria della piega massima raggiunta), la pressione applicata ai freni anteriore e posteriore, l’accelerazione longitudinale e il grado di apertura dell’acceleratore.
no images were found
Suzuki Hayabusa 2021: disponibilità e prezzo
La Suzuki Hayabusa, che viene fornita con i pneumatici Bridgestone Battlax S22 di primo equipaggiamento, sarà in vendita a partire dal mese di marzo a 19.390 Euro e in Italia verrà commercializzata con la cover monoposto per il sellino del passeggero e le calotte per gli specchietti carbon look.
Due le colorazioni disponibili:
Nero / Gold
Silver / Rosso
In occasione del lancio della Nuova Hayabusa sul mercato italiano, Suzuki ha deciso di realizzare una versione prenotabile solo sul web, la Hayabusa Web Edition. Si tratta di una serie speciale a tiratura limitata di soli 10 esemplari tutti in colorazione Nero/Gold. Queste moto saranno prenotabili esclusivamente attraverso il web store Suzuki al prezzo di Euro 21.490.
no images were found
La dotazione comprende: una coppia di silenziatori in titanio omologati Akrapovic che consentono una riduzione di peso di 4 kg e un aumento di potenza di 1,9 kW a 8.400 giri (circa 2.6 cv), leve freno e frizione ricavate dal pieno con logo Hayabusa, stripes per i cerchi e para serbatoio color oro logati, cover specchietti in carbon look e cover monoposto.
La Hayabusa Web Edition sarà prenotabile al seguente link.