Suzuki VIRUS 1000R: contrattacco naked da Hamamatsu

Davide Polo

Nonostante Suzuki abbia a catalogo una naked sportiva chiamata GSX-S1000, la piattaforma su cui è stato sviluppato questo prodotto è ormai datata, infatti telaio e motore derivano dalla ancora apprezzatisima GSX-R 1000 dell 2005, ma che pur essendo un binomio valido, non consente a questa nuda di competere con modelli di pari segmento delle altre case come Aprilia Tuono V4, KTM Super Duke 1290 R o Yamaha MT-10.

Quindi, Suzuki Svizzera in collaborazione col noto preparatore Moto Virus, hanno deciso di creare la Suzuki Streetfighter che non c'è, la Suzuki Virus R 2019, prendendo come base una Suzuki GSX-R 1000 in variante R.

Questa però non è una novità assoluta, infatti già nel 2011, l'officina di Dominique Grangier aveva creato la sua prima Virus 1000, una naked su base GSX-R 1000 L1 (2011) nudo, con faro del GSR 750 e venduto in Svizzera ad un prezzo di 18mila euro.

Per questa Virus 1000 R, Grangier ha dunque preso motore da 202 CV di potenza della regina tra le supersportive di casa Hamamatsu, il telaio a doppia trave d'alluminio, il forcellone bibraccio e la ciclistica.

Per 'nakizzare'  la gixxer e renderla anche più maneggevole come da 'Bibbia dello streetfigther ignorante' vuole, è stato montato un manubrio MOtacc Superbike, con riser più alti e tagliato la carena lateriale (nella livrea più racing tra quelle disponibili a listino, l'azzurro/blu MotoGP) riducendola a due pannelli ai lati del radiatore e un puntale inferiore, per il cupolino, si è utilizzato quello originale ma tagliandolo ai lati delle prese d'aria e mantenendo il faro full led della GSX-R 1000R.

Il risultato come da foto, è un autentico streetfighter che però non nasconde la sua origine muscolosa da superbike.

La Suzuki Virus R 2019 sarà presentata alla fiera Swiss Moto di Zurigo, da lì gli interessanti potranno ordinala ad un prezzo di 21.995 franchi svizzeri (circa 19.400 euro) e sarà coperta dalla garanzia ufficiale Suzuki.

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