L'opera di rinnovamento, ma anche ampliamento, della gamma Triumph non sembra conoscere sosta. Dopo aver completato il refresh delle naked (Street Triple e Speed Triple), ad Hinckley sarebbero, tra le altre cose, al lavoro su una scrambler di grossa cilindrata, come evidente risposta al rilascio, da parte di Ducati, dello Scrambler 1100 e, soprattutto, di una eventuale versione Desert Sled mossa dallo stesso bicilindrico due valvole raffreddato ad aria da 1079 cc.
La nuova moto dovrebbe posizionarsi un gradino sopra alla attuale Street Scrambler della casa inglese, mossa dal bicilindrico di 900 cc utilizzato sulla Bonneville e sfruttare la base meccanica di 1200 cc che la casa inglese declina in tre diversi step di potenza, che vanno dai 77 ai 97 cv, valori che sarebbero in linea con la concorrente made in Borgo Panigale, che di cavalli ne ha 86.
L'esemplare "pizzicato" durante un collaudo del marchio britannico appare in veste abbastanza definitiva, almeno nelle componenti principali. Quello che è evidente riguarda il fatto che si tratti di una moto completamente nuova e non una Street Scrambler a cui è stato installato un motore di maggiore cubatura. Telaio nuovo, ruota da 21 pollici davanti ed altezza da terra importante, a caratterizzare un modello in grado, non solo sulla carta, di affrontare percorsi off-road non troppo impegnativi, in linea cioè con la filosofia originale scrambler sono alcune delle caratteristiche del futuro modello Triumph.
Per il resto, la dotazione appare di prim'ordine, con un doppio disco Brembo da 320 mm all'anteriore, su cui mordono pinze M50, mentre al posteriore, infulcrati su un forcellone più lungo rispetto a quello attualmente utilizzato sulla Street Scrambler, trovano posto due unità Ohlins. La Scrambler 1200 di Triumph dovrebbe essere svelata ai prossimi Intermot ed EICMA in autunno, per arrivare nelle concessionarie nel 2019.
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