Ultimo giorno di viaggio in moto, la distanza da percorrere è di circa 250 km, tutte strade perfettamente asfaltate, siamo lontani dalle piste e dal lago Chott, e qui si entra nella parte industriale del paese.
Lungo l’itinerario c’è da visitare Dougga e le sue antiche rovine romane, con templi, terme e strade ancora in ottimo stato, testimonianza della massima espressione dell'architettura provinciale romana. I dintorni sono ricchissimi di città minori come Uchi Maius, terme, acquedotti, cave, fattorie romane ancora in uso. Fino alla metà anni 90 i nomadi berberi si spostavano in questa zona per dare armento alle proprie greggi, con residualità tecnologiche legate a millenni fa, come la cottura del pane nei tabouna. Un'area in cui respirare aria antica.
Per arrivare a questo posto la strada costeggia prati dove i fiori crescono dappertutto a perdita d’occhio. L’orizzonte si tinge di svariati colori e le colline si susseguono una dopo l’altra. I profumi entrano attraverso il casco, ed il tutto dura troppo poco come tutte le cose meravigliose.
Dopo circa un’ora e mezza di visita al sito archeologico, riprendo la strada e mi dirigo verso un hotel internazionale, dove, per chi vuole, si può fare un pranzo a base di riso, cinghiale e altri piatti tipici in tutta comodità. Data la stanchezza che inizia a farsi sentire, decido di approfittarne e ne approfitto per farmi una pennichella all’ombra di ulivi, mentre una leggera brezza fa muovere le foglie sopra di me.
Oggi è giornata di rientro, con le formalità doganali e l’avvicinamento a Tunisi, che mi accoglie con i suoi svincoli autostradali a 5 corsie e l’asfalto liscio come un pavimento da bowling. Pura formalità, alcuni km di strada da fare senza alternativa con il ricordo di questi giorni meravigliosi ancora freschi nella mente, col pensiero che va già al prossimo viaggio avventuroso, da qualche parte sperduto per il mondo o a poche centinaia di km da casa. Ma ogni motociclista lo sa, l’importante è sempre viaggiare.
All’arrivo al porto di Tunisi ci ricompattiamo ed insieme sbrighiamo le formalità doganali, leggermente più semplici per il rientro in Italia, ed in circa 2h siamo sulla nave. Al porto ci sono tunisini che cercano di venderti qualsiasi cosa, principalmente stecche di sigarette, e sono talmente insistenti che a volte pensi che dovresti cominciare a fumare…
Tra un venditore abusivo e l'altro ne approfitto per fare amicizia con Dario, di Bergamo, che col suo KTM 500 si è fatto diversi giorni nel deserto da solo, la mia massima ammirazione per la sua impresa. Pochi bagagli, tanta passione e spirito di adattamento. Alla mia domanda di quante volte fosse caduto ha risposto "tante quanto avevo la forza per poter tirare su la moto!"
Qualche no secco e nessuno sguardo vincono sempre contro l’insistenza di ogni venditore d’assalto, anche il più bravo. Ne approfitto per ricambiare alcuni dinari che mi sono avanzati in euro, da un venditore che fa un cambio abbastanza favorevole data la situazione e la poca valuta che mi è rimasta, circa 1 a 3,5. Non è possibile esportare valuta tunisina e non ho in progetto di tornare a breve purtroppo, per cui ne approfitto controllando bene il contante. Ne approfitto anche per sistemare la borsa aggiuntiva piena di souvenir che ho riempito poco alla volta durante la vacanza, e che è sempre rimasta sul furgone.
La sera in nave ci scappano anche 2 birre, le prime dopo alcuni di giorni di astinenza alcolica, e credetemi, ci stavano proprio ed erano più buone del solito. Siamo sul traghetto GNV, la cabina è meravigliosamente comoda, munita anche di oblò esterno. La mancanza di connessione internet e dati, se non per alcuni minuti ad intermittenza costeggiando la Sardegna, lascia spazio al pensiero di ripercorrere i posti appena scoperti, disintossicandosi dal bombardamento di informazioni a cui oramai siamo sottoposti quotidianamente.
Sole, brezza, il mare tutto intorno, il giorno passa veloce e verso le 22 sono arrivato a Genova, dove, in teoria, avrebbe dovuto piovere. Sono fortunato, il tempo per ora regge e di volata mi dirigo verso Milano.
Sono stati giorni bellissimi, indimenticabili come ogni viaggio, particolari come solo l’Africa può darti. Spero di tornarci a breve, i ragazzi sono stati tutti simpatici, il mio compagno di stanza Mario si è rivelato una persona molto educata, simpatica ed a modo (pubblico ringraziamento a Mario per non aver russato nemmeno un minuto!!). Ringrazio molto Massimo di 77Roads per la maglifica opportunità, spero di viaggiare con lui ancora il più presto possibile
Un viaggio pensato, studiato ed organizzato nei minimi particolari, da viaggiatori per viaggiatori, da motociclisti per motociclisti. I dettagli e l’accortezza meritano il mio applauso, e spero di tornare a viaggiare in questa terra fantastica, ricca di caratteristiche meraviglie, incongruenze…. al più presto.
Da Riccardo on the Road è tutto, passo e chiudo al prossimo viaggio!
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