Il futuro delle due ruote è elettrico? Solo il tempo potrà dirlo. Di certo c'è che questo tipo di trazione ha fatto la fortuna di Zero Motorcycles (qui la nostra prova della DSR 13.0), che per il 2018 ha da poco presentato la DS da 11 kW ed ha convinto KTM a realizzare, nel recente passato, un modello, la Freeride, anch'esso non dipendente dai carburanti tradizionali.
Fin qui tutto ok, ma gli altri costruttori? Anche tutto il resto dei "nomi che contano" sta seguendo l'evoluzione del il fenomeno e lavorando, più o meno dichiaratamente, ad un proprio progetto. Tra questi Yamaha che, per voce di Yoshihiro Hidaka, recentemente nominato presidente dell'azienda, a casa dei tre diapason, ha affermato di avere anche l'elettrico, nel suo futuro.
In particolare, alla casa dei tre diapason interessa potenziare la propria line-up di mezzi leggeri elettrici, equiparabili agli scooter 125 cc. Oggi, la produzione del brand di Iwata in questo segmento è limitata alle versioni elettriche dei suoi scooter più piccoli, come l'EC-03, al momento dotato di una autonomia di 14 miglia (22,5 km), a fronte di un tempo di ricarica di sette ore.
Hidaka-san ha reso noto che i gruppi che lavoravano sui motori elettrici e quelli a combustione verranno unificati in un unico powertrain team, per ottimizzare le risorse e condividere il know-how. Questo nell'ambito della riorganizzazione che il top manager vuole operare all'interno dell'azienda e che porterà anche all'ottimizzazione delle divisioni di automation technology (robot, elicotteri per impegni in agricoltura ecc) che si fonderà nel dipartimento di robotica, per il quale è previsto un incremento del volume di affari, oggi pari a 750 milioni di Euro, compreso tra il 400 ed il 500%.
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