Abbiamo provato a vivere l'esperienza di un motore elettrico in prima persona grazie a Zero Motorcycles che ci ha fornito una delle loro moto. Il mezzo più indicato per fare un test a tutto tondo e che ci è stato consegnato è l'adventure della casa americana, la DSR/X.
Personalmente per me è una prima esperienza con l'elettrico e quindi sono allo stesso tempo scettico e emozionato. La moto ha un gran bel design, nulla da invidiare alle colleghe con propulsore termico, anche se fa strano non soffermarsi a guardare la posizione dei cilindri o il design della marmitta di serie e fa impressione notare la mancanza della leva della frizione, soffro ancora di "ignoranza termica". A questo punto controllo la dotazione vedo che le pinze sono delle J.Juan, con ABS e motorcycle stability control (MSC) Bosch, sospensioni e monoammortizzatore, quest'ultimo regolabile sia in precarico che in estensione, sono Showa, le premesse per la ciclistica sono già migliorate. L'assemblaggio è ben curato e niente risulta fuori posto.
Prima di ritirare la DSR/X mi studio bene le caratteristiche: motore Z-Force 75-10X da 75 kW a 3650 giri, pari a 100 CV, 225 Nm di coppia, 247 kg e 290 km di autonomia in uso misto. Penso subito che mi farà molto comodo muvermi con una moto durante le mie giornate lavorative anche se le parole "ciclo misto" per l'autonomia mi fanno un po' paura ma noto che comunque un ciclo misto (50% autostrada e 50% urbano) a una velocità media di 89 km/h, più che sufficiente nel commuting di tutti i giorni mi dovrebbe garantire 216 km di autonomia, non male.
Salito in sella mi trovo subito comodo, io sono alto 183 cm e arrivo per terra toccando con tutta la pianta e la gamba non in flessione completa. La moto sembra molto più leggera dei 247 kg dichiarati già da ferma. Esco dal cancello di Bike Zone a Milano, 1 dei 15 concessionari italiani dove si può acquistare una Zero, e mi tuffo nel traffico milanese, direzione ufficio.
La DSR/X risponde veramente bene nel traffico, si muove agile tra le macchine e al semaforo è imbattibile, 225 Nm sono veramente tanti, basti pensare che un BMW GS 1250, peso simil e maggiori cavalli ha 143 Nm di coppia a 6250 giri. La spinta è veramente tanta e devo trattenermi per rispettare i limiti urbani, da notare come questa accelerazione elettrica possa essere utile per togliersi da cambi di corsia improvvisi di automobilisti poco attenti.
Mentre proseguo il giro l'autonomia si adegua alla mia guida e la batteria si rigenera in frenata. Se ero partito con 150 km di autonomia da Bike Zone arrivo in ufficio (10 km dopo) con 160 km di autonomia.
L'utilizzo in autostrada o tangenziale è veramente molto buono, la moto è molto stabile e precisa anche a velocità sostenute e nelle curve veloci, si viaggia bene anche se l'autonomia chiaramente ne risente parecchio avendo poche occasioni in cui si decellera dando la possibilità al motore di rigenerare un po' di energia. Comunque è sempre comodo non doversi fermare in caso di coda ma poter proseguire la propria corsa fino a destinazione.
In caso di viaggi lunghi sarei sicuramente più sereno di quanto pensassi, anche se in tal caso è più adeguato avere il parabrezza touring, più che sufficiente contando anche la possibilità di regolarne l'altezza con due comode rotelle manuali. Per pianificare i viaggi in elettrico inoltre Google Maps ti indica comodamente le stazioni di ricarica lungo il tragitto, basta cliccare su "aggiungi tappa" e cercare "colonnina ricarica" per vedere decidere dove fermarsi e si può anche vedere a quanti kw ricarica la colonnina. Un'applicazione che vale sicuramente la pena di avere se hai un veicolo elettrico è ABRP, dove indicando il veicolo che si possiede e il viaggio che si intende fare si ha un navigatore che indica in automatico gli stop da fare per arrivare a destinazione con, addirittura, il livello di carica da te voluto.
La DSX/R risponde bene anche in due, sicuramente il consumo della batteria aumenta, ma la risposta del motore rimane quasi invariata, e il passeggero ha una seduta confortevole che gli permette di sopportare una buona quantità di km. molto comodo anche il portaoggetti da 20 litri posizionato al posto del serbatoio, dentro ci sono i due caricatori (uno per la carica veloce e uno per il garage) e c'è ancora parecchio spazio per una borsa capiente. Volendo affrontare viaggi lunghi Zero fornisce un kit di valige e bauletto optional e anche un accessorio per aumentare la capacità della batteria di 3,6 kWh, il power tank adventure, che però va a ridurre le dimensioni del vano portaoggetti.
Tirando le conclusioni la moto è sicuramente molto comoda per un utilizzo di commuting urbano e con le giuste accortezze è in condizione di macinare un bel po' di km in viaggio. Il design è accattivante e piace e Zero mette a disposizione 2 colori per la DSR/X, un bianco e un verde militare. Un grande limite per l'adventure di Santa Cruz è sicuramente il prezzo, € 27.220 f.c., che sono ben al di sopra delle concorrenti con motore endotermico con cui pianificare un viaggio di qualche giorno è ancora più comodo e immediato e non richiede l'utilizzo di applicazioni supplementari per trovare un benzinaio. Questo però non è un limite della moto ma dell'infrastruttura stradale e autostradale.
Noi personalmente vi consigliamo comunque di fare un almeno un test drive, soprattutto potendo approfittare del National dealer demo weekend alle porte.